Lo spezzatino con patate è un classico apprezzatissimo della cucina internazionale. Normalmente, però, viene cotto nella salsa di pomodoro: si pensi al gulash ungherese, allo spezzatino di maiale o allo spezzatino "alla toscana" (visto che veniamo da lì!). Oggi ve lo proponiamo nella versione senza pomodoro, altrettanto e forse anche più buona, sicuramente più leggera.

Questa ricetta, inoltre, è anche senza glutine, senza frumento e senza latticini e si presta perfettamente ad essere cucinata in queste freddissime sere invernali, magari accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso. Buon appetito!

Come amiamo dire spesso nel nostro blog, si può essere cremosi anche senza panna e latticini. La dimostrazione è data da queste tagliatelle, che oltre ad essere condite da un delizioso sughetto, mantengono ancora meglio il sapore degli asparagi di altri sughi che contengono formaggio o panna.

Se siete intolleranti alle uova, inoltre, in quasi tutti i supermercati è possibile comprare anche le tagliatelle fatte soltanto con la farina di grano duro, come la pasta normale. Sono buonissime e senz'altro più leggere. Inoltre risultano più cremose in fase di condimento, anche se questo dipende, ovviamente, dalla marca.

Molto spesso le solanacee (melanzane, patate, pomodori e peperoni) sono ortaggi che danno allergie o intolleranze alimentari, poiché ricchi di istamina. Per chi di voi, però, che può mangiarli, proponiamo oggi questo "finger food" da gustare freddo o tiepido, ideale per una festa in piedi o come antipasto per un pranzo. 

La ricetta è senza latticini, senza uova e senza soia: normalmente si usa il latte di mucca (o, in alternativa, il latte di soia) per ammorbidire il pane, mentre l'uovo è usato per tenere insieme la polpetta in cottura e per elasticizzare l'impasto. Nel nostro caso il "legante" è l'amido di mais, da utilizzare insieme ad alcuni importanti accorgimenti: il primo è verificare sempre la compattezza dell'impasto, che non deve mai risultare molle (dipende molto dalla freschezza e dalla qualità delle melanzane), l'altro è di lavorare e friggere l'impasto quando è freddo, lasciandolo quindi riposare prima in frigorifero, il terzo, infine, è quelo di cuocere le polpettine in olio caldissimo.

Possono essere un po' lunghe da preparare, ma il risultato è strepitoso! :)

Questa ricetta ci è arrivata per mano di Andrea, figlio dell'autrice originale. L'ingrediente principale è il cavolo cappuccio della varietà viola, non comunissimo ma proprio per questo da scoprire, se già non lo conoscete. La signora Giovanna, dalle origini venete, usava cucinare questa zuppa per fornire al suo tris di uomini (i due figli e il marito) un piatto robusto per affrontare l'autunno o l'inverno con una bella dose di proteine, carboidrati e sali minerali. La nostra crema infatti è un concentrato di energie e principi nutritivi ed è priva di grassi animali. Non è velocissima da preparare ma il risultato, ne siamo certi, vi ripagherà dell'attesa. Ottima anche tiepida, abbinata con un rosso corposo, e se non siete intolleranti al glutine, accompagnata con del pane tostato a fette.

In questi giorni sono stata "vittima" di molte maratone culinarie, alcune anche piuttosto impegnative... lo so che non è una vera e propria disgrazia (tranne che per la linea), ma al momento di cucinare un dolce ho pensato a qualcosa che non fosse troppo ricco di calorie e che non contenesse grassi o prodotti animali. Inoltre pochi giorni fa con mia figlia ho fatto visita a una contadina per comprare frutta e verdura, e c'erano bellissimi meli carichi di frutti. La mia principessina non ha resistito: ha riempito una grossa busta con le mele che ha personalmente colto e così abbiamo passato giorni a inventarci ricette con le mele, tra cui, guarda caso, questo rustico e inedito plum-cake.
La farina è integrale, quella che si trova in commercio per fare il pane nero va benissimo, e come dolcificante al posto dello zucchero ho messo lo sciroppo d'acero, che avendo una leggera punta di amaro conferisce al plum-cake un gusto "ruvido". Questo dolce è ottimo al mattino spalmato di marmellata (magari fatta in casa), oppure dopo pranzo, accompagnato da un bicchiere di buon vino aromatico. La farina che ho usato (vedi foto) è una miscela preconfezionata e contiene anche della frutta secca. Se siete allergici prediligete quella semplice, magari macinata a pietra.