Chiacchiere di Carnevale senza uova e latte

  • Pronta in: 1 ora e mezza
  • Quantità: 1 vassoio grande
  • Difficoltà: Media
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Chiacchiere di Carnevale senza latte e uova Chiacchiere di Carnevale senza latte e uova

Ingredienti:

500 grammi di farina tipo 00
50 grammi di zucchero
200 millilitri di succo d'arancia
50 millilitri di olio di semi
50 millilitri di rum
50 millilitri di liquore dolce a scelta (alchermes, anice, maraschino...)
8 grammi di lievito per dolci (mezza bustina)
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
buccia grattugiata di 1 limone
zucchero a velo vanigliato per coprire q.b.
olio di semi per friggere q.b.

Preparazione:

Mischiare bene tutti gli ingredienti secchi e disporli a fontana, quindi, al centro, mettere tutti gli ingredienti liquidi e mescolare con una forchetta finché è possibile, quindi impastare a mano fino a formare un panetto liscio, tipo impasto per il pane. Dividerlo in quattro o cinque parti e stenderlo con un mattarello con molta pazienza (e forza!), fino a formare una sfoglia sottilissima, come un velo (se si usa la macchinetta, arrivare allo spessore più sottile o quello immediatamente prima).
Con una rotellina a taglio smerlato ricavare dei rettangoli al centro dei quali fare un altro taglio. Procedere così fino alla fine dell'impasto.
Friggere le chiacchiere in olio caldo, ma non fumante, girandole almeno una volta e, quando saranno dorate, scolarle bene e sistemarle su un piatto rivestito con carta assorbente. Una volta fredde, cospargerle di zucchero a velo vanigliato da entrambi i lati e servirle.

Curiosità:

carnevaleNel IX e X secolo, i giorni di Carnevale erano detti anche “giorni dei folli". Questa festa è paragonabile alle celebrazioni in onore di Saturno (Saturnalia) officiate dai romani tra i mesi di dicembre e marzo. Esiodo, in merito, diceva che: “Gli uomini vivevano come dei, avevano il cuore tranquillo ed erano liberi da fatiche e sventure”. Il travestimento e l’uso della maschera sembra vennero introdotti per evitare di riconoscere i protagonisti dei tanti eccessi. Nel Medioevo con l'ascesa del potere della Chiesa Cattolica divenne sempre più importante la funzione purificatrice e propiziatoria che venne attribuita a questo momento del calendario che coincideva con l'inizio del nuovo ciclo agrario.
Dal sito: Taccuini Storici


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