Polpettine di melanzane

  • Pronta in: 2 ore e 45 minuti
  • Quantità: Circa 30 polpettine
  • Difficoltà: Media
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post di presentazione: Polpettine di melanzane senza uova
Polpettine di melanzane senza uova Polpettine di melanzane senza uova

Ingredienti:

800 grammi di melanzane
50 grammi di pane raffermo
20 grammi di amido di mais
1 ciuffo di basilico
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
farina di mais per panatura qb
olio di semi per friggere qb
noce moscata
sale e pepe
 

 

Preparazione:

Lavare le melanzane e privarle del picciolo verde, quindi cuocerle intere in forno preriscaldato (meglio se ventilato) a 220 gradi per circa 1 ora. Mettere il pane in ammollo in acqua fredda per qualche minuto, quando sarà morbido strizzarlo energicamente e sbriciolarlo in una terrina, mescolandolo con l'amido di mais. Togliere le melanzane dal forno, spellarle, lasciarle raffreddare e unire la polpa al pane strizzato. Condire l'impasto con il basilico tritato, il sale, il pepe, la noce moscata e un cucchiaio di olio extravergine d'oliva. Verificare la consistenza del composto, che deve essere morbido ma piuttosto compatto, se risultasse molle aggiungere della farina di mais. Lasciar riposare in frigorifero per circa un'ora (per lavorarlo deve essere freddo), quindi prendere mezzo cucchiaio di impasto, formare una polpettina con le mani e impanarla nella farina di mais. Procedere così fino alla fine del composto.
In una padella dai bordi alti scaldare l'olio fino ad altissima temperatura (in olio più freddo le polpette rischiano di aprirsi), quindi friggere le polpettine finché saranno dorate, scolandole in un piatto rivestito di carta assorbente. 
Sono più buone da servire fredde come antipasto, ma anche calde come secondo non sono male! :)

Curiosità:

MaioriOgni anno a Maiori (Salerno) si tiene la "Festa della Melanzana al Cioccolato", piatto antichissimo nato in questa città, di cui si hanno le prime notizie già dagli inizi del '900. Le "mulegnane c'a' ciucculata" (melanzane al cioccolato) sono una
specialità gastronomica della Costiera Amalfitana di antichissima tradizione. Nacquero probabilmente nella cucina del convento francescano di Tramonti, i cui monaci preparavano le melanzane fritte ricoperte di un intingolo dolce e liquoroso; i monaci divulgarono tra le comunità religiose della penisola e della regione la nuova ricetta, che subì varie trasformazioni fino a che le fette di melanzane vennero ricoperte con salsa di cioccolata.
Dalla rivista: Zafferano Magazine
 

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