Finocchio selvatico olio extravergine d'oliva mandorle in scaglie acqua minerale naturale sale e pepe
Preparazione:
Lavare accuratamente il finocchio selvatico e togliere i gambi e i rametti più robusti, poi farlo asciugare. Metterlo nel mixer elettrico insieme alle mandorle e all'olio extravergine d'oliva, se risulta troppo secco aggiungere dell'acqua. Una volta che il pesto è cremoso, aggiungere sale e pepe a piacere.
Curiosità:
Il finocchio è stato considerato in passato quale simbolo di forza (veniva consumato dai gladiatori col quale anche si cingevano la testa). Simbolo di rinnovamento perché si riteneva aiutasse i serpenti nella muta della pelle. Ha dato origine al detto “non farsi infinocchiare” che significa non farsi raggirare, raccomandazione che veniva fatta agli acquirenti meno esperti di vino, che spesso veniva trattato con i semi del finocchio per mascherare i cattivi odori e sapori del vino difettoso. Con le sue foglie si adornavano il capo gli adepti del Dio frigio dell’estasi, Sabazios, dedito a culti licenziosi che incoraggiavano l’omosessualità. (dal sito http://epicuroeleerbe.blogspot.it/2010 /01/finocchio-selvatico.html)