Vi aspettiamo a Carrara domenica 2 novembre nella Sala Canova dalle 19 alle 20
Anche nell'edizione di Carrara Ricette Senza sarà al festival dell'Oriente. Domenica 2 novembre dalle 19 alle 20 ci troverete nella sala Canova e parleremo con voi di come sia possibile mangiar bene anche in presenza di allergie e intolleranze o per il rispetto degli animali. Non solo discuteremo di ideologie e intolleranze, ma spiegheremo alcuni trucchi per sostituire gli alimenti "a rischio" (nostro o altrui...) con altri senz'altro più sani. Concluderemo illustrando alcune ricette d'esempio e rispondendo a tutte le vostre domande culinarie!
Vi aspettiamo! :)
Un ottimo primo che in molti hanno scambiato per la nota ricetta romana
Quando ho fatto per la prima volta questa ricetta, la mia intenzione non era di fare una carbonara, ma solo di preparare un buon primo con la zucca. Quando, però, i miei ospiti (peraltro ottime e allenate forchette) mi hanno detto “buona questa carbonara” ho assaggiato il boccone successivo con un altro spirito e devo dire che non ho dato loro torto: somigliava non poco al "classico dei classici" romano. Ho provato, dunque, a rifarlo anche per altri ottenendo sempre lo stesso risultato: tutti mi chiedevano se era carbonara.
Un contorno senza derivati animali e ricco di sali minerali
La foto può trarre in inganno. Davvero è quello che ho ordinato? Mi sono chiesta, seduta in questo piccolo ristorantino veneziano, appena ho avuto il piatto sotto gli occhi. Potrebbe sembrare un favo, il centro di un girasole... Poi un assaggio e… meraviglia! I fondi di carciofo cucinati così si sciolgono in bocca, l'aglio complimenta perfettamente e il termine "cucina di scarto" acquista un nuovo significato: quello del gusto! Si può preparare questo piatto dopo aver usato la parte superiore dei carciofi, che so, per un risotto o per una frittata, rigorosamente senza uova, come la nostra frittata senza uova e latte . Ho subito provato a farlo una volta tornata a casa, anche se ho trovato, per adesso, solo carciofi ancora troppo piccoli. Aspetto un po' e torno all'attacco, e intanto posto la foto scattata al ristorante, sicuramente più attraente per gli occhi. Un piatto semplicissimo da eseguire, provare per credere!
Un dolce senza uova, latte, lievito chimico e zucchero bianco
Oggi vi proponiamo un dolce particolare senza uova, latticini, zucchero bianco e lievito chimico, ma soprattutto SANO. Si tratta di una torta morbida alle bacche di goji, un frutto molto di moda negli ultimi tempi: questi piccoli frutti rossi sembrano infatti riunire in sé una serie di proprietà benefiche per la salute dell'organismo come il sostegno al sistema immunitario, l'effetto antietà, la protezione della vista e del benessere di capelli e unghie, e non solo.
Gli accaniti sostenitori del consumo di bacche di goji si basano non solo sui sempre più numerosi studi scientifici che ne dimostrano le qualità, ma anche sulla longevità del popolo tibetano che consuma abitualmente questi frutti.
Dopo la frittata vegan con le patate e la farina di mais, vi proponiamo oggi una versione di questa ricetta con le cipolle e con la farina di ceci, sempre rigorosamente senza uova (e latticini).
Qualcuno mi ha chiesto: "Come mai chiami frittata una ricetta che non contiene le uova, se la frittata sostanzialmente è uova?". La domanda è sostanzialmente corretta, ma bisogna considerare che la maggior parte delle frittate non è fatta solo di uova: spesso contiene verdure, salumi e formaggi che sono, in quel caso, i veri "agenti del sapore" e le uova fungono essenzialmente da legante. In quei casi, abbiamo sperimentato che sostituire le uova con farine come ceci o mais (meglio la prima) non modifica totalmente il sapore, che rimane piuttosto simile. Provare per credere... :)
Lasagne. Sformati. Verdure gratinate. Cannelloni. Piatti che hanno l’obbligo della cremosità della besciamella… e voi siete intolleranti ai latticini (o vegani). Come la mettiamo? Presto detto: l’alternativa leggera alla besciamella è la crema di brodo! Si fa con la farina, brodo e olio d’oliva, e nessuno si accorgerà della differenza. Scaldate due cucchiai di olio d’oliva in una padella e preparate circa mezzo litro di brodo, avendo l’accortezza di tenerlo caldo. Versate la farina (circa 80 grammi) a pioggia nell’olio, mescolando perché non si formino grumi, fino a formare una “palla”. Spostate la padella dal fuoco e aggiungete una mestolata di brodo, sempre mescolando. Rimettete sul fuoco continuando a mescolare fino ad assorbimento, e continuare a versare il brodo un poco alla volta, sempre togliendo la padella dal fornello come descritto prima. Aggiungete brodo finché non ottenete la consistenza desiderata e aggiustate di sale. Noi ci abbiamo fatto delle lasagne eccezionali (con la salsa di pomodoro km zero della nonna, ma questa è un’altra storia…)
Anche per i celiaci: pane senza glutine fatto in casa
In questi mesi sto scoprendo piano piano le potenzialità della macchina del pane: non solo per fare il pane tradizionale, che comunque è una bella comodità, visto che possiamo non aver voglia o tempo di andare dal fornaio o al supermercato oppure vogliamo un pane fragrante la mattina appena svegli (scoperta memorabile il timer!). Dopo aver fatto esperimenti con vari tipi di lievito e vari tipi di farina ho scoperto diverse cose, e la prima è: non lasciare il lievito secco nella sua bustina (ovviamente non parliamo delle bustine monodose) anche se la si richiude con una pinza o una molletta. L’aria in qualche modo entra e, se non consumate a breve termine il lievito, comincerà a non rendere bene per gli impasti. Per cui il consiglio è: trasferite il contenuto dalla bustina a un vasetto di vetro con tappo ermetico.
Nelle foto: pane dolce alle albicocche secche e pane salato al rosmarino, capperi, olive e cumino in polvere.
Lo sappiamo, lo sappiamo che la grigliatura delle melanzane è qualcosa che ricorda vagamente il dover stirare una montagna di panni: se ne farebbe volentieri a meno. Ma il successo che otterrà questo piatto, anche tra i vostri amici vegani, sarà memorabile. Il sapore del sedano ci sta a pennello, e il piatto è molto leggero, visto che le melanzane non vengono fritte. Più riuscirete a lasciare le melanzane pronte in frigo (anche un paio di giorni) e meglio risulterà la preparazione, visto che le fette si insaporiranno per lungo tempo. Dato che la presenza di aglio è consistente, ricordatevi di non prepararlo se avete intenzione di posare le vostre labbra su quelle altrui… o invitate anche l’altra persona a provare le vostre melanzane!
Laura
28. Dicembre, 2014 | #
Che bello, finalmente qualcuno che va oltre l'ottusità di certe affermazioni pseudoscientifiche sostenute da medici che non esito a...
Chiara
20. Novembre, 2014 | #
Grazie Cristina!!! Siamo contente che ti siano piaciute! Se cerchi altre ricette, puoi usare il nostro "motore di ricerca ad esclusione"...
Cristina
19. Novembre, 2014 | #
Grazie per l'idea, ho dovuto modificare la ricetta perche' date le allergie del mio bimbo la mia scelta di ingredienti e' limitata. Al...