Grazie a noi potrete finalmente ritrovare il gusto per la buona tavola!
In questo blog, come nei nostri libri, proviamo molto gusto ad essere intolleranti con le intolleranze e le allergie alimentari, ma non solo… Noi, infatti, crediamo che permettersi di essere intolleranti, qualche volta, faccia bene alla salute e magari ci depuri di tutte quelle scorie che abitudini o inconsapevolezza portano nella nostra vita… e nei nostri piatti. Ben vengano allora ricette senza questo o quell’altro. Erano alimenti proprio così indispensabili e insostituibili? Il nostro palato e i nostri fedeli assaggiatori vi assicurano di no. E così nei nostri libri e nel nostro blog potete trovare creme pasticcere senza uova, besciamella senza latte e crostate senza glutine.
Per chi non lo sapesse, Opie, oltre al mio ormai storico nickname sul web, è anche il soprannome con cui io e mia sorella ci chiamiamo (vicendevolmente) da anni. Essendo sua questa ricetta, non potevo che definirla "Crostatopie". In realtà la vera ispiratrice di questo dolce è la mia nipotina Chicca, allergica a latte, uova, soia e fragole da quando aveva pochi mesi. Inutile dire che dopo mio marito è la mia più affezionata assaggiatrice di ricette (e che mia sorella, in quanto a "senza", ormai è un pozzo di scienza!). Si tratta di una crostata di tutto rispetto, che non ha nulla da invidiare a quelle fatte con la pasta frolla tradizionale, anzi...! Stavolta l'ho fatta con la marmellata di albicocche (sempre prodotta dalla mia Opie), ma la si può naturalmente realizzare anche con altre marmellate, con la frutta fresca o con la cioccolata (sempre se non si è intolleranti!).
Una variante apprezzatissima, anche dai più esperti!
Oggi vi propongo una "ricetta senza" ancora più particolare del solito. Non solo perché è senza zucchero, ma anche perché al posto delle classiche mele ho usato le pere. Ma non è finita, anziché arrotolare la pasta l'ho lasciata stesa. Bene, direte voi: e hai ancora il coraggio di chiamarlo "Strudel"? Si! E c'è chi, più esperto di tutti noi, mi supporta. :P Da qualche settimana a casa mia è venuta Nina, una ragazza alla pari dall'Austria che ha assaggiato il dolce ed è stata entusiasta, mangiandone ben più di una fetta. Mi ha inoltre confermato che sebbene lo strudel classico sia normalmente "chiuso", ne esistono diverse versioni "all'aperto". Ha anche apprezzato molto la "variante pere", invece assai rara nelle sue terre.
Che dire: la verità è che mi andava un dolce e non potrei mangiare lo zucchero, in casa avevo solo delle pere, ma soprattutto andavo di fretta. Ciò nonostante il risultato, evidentemente, merita un applauso! :)
La ricetta di questo dolce mi è stata donata da Rosemary, ex vicina di casa e cuoca sopraffina. Statunitense, anche se da più di un trentennio in Italia, la signora in questione si diletta a sfornare dei dolci eccellenti, e, alla mia richiesta, non ha esitato a procurarsi il suo quaderno magico, un piccolo raccoglitore ad anelli dove via via annota le sue ricette più care, e a trascrivermi quella del dolce in questione su un foglietto (in inglese, con le dosi rigorosamente in cups e teaspoons, qui tradotte in grammi e millilitri). Rosemary mi ha raccontato che questo pane dolce alla zucca, o per meglio dire pumpkin bread, proviene a sua volta da una vicina all'epoca in cui viveva a Ithaca, nello stato di New York. La ex vicina della mia ex vicina (!) preparava questo dolce in grandi quantità e lo faceva cuocere nelle scatole di latta del caffè finite e messe da parte per tutto l'anno. Il risultato erano dei piccoli pandolci in confezione regalo, che venivano donati ad amici e parenti per il giorno del Ringraziamento, o Thanksgivingday, che quest'anno cadrà il 22 novembre. Non è frequente tracciare la storia di un piatto, ma per questa siamo riusciti a risalire all'indietro di almeno cinquant'anni... e seimilasettecento chilometri.
Dall'avanzo di sfoglia della torta salata alle cime di rapa
Sono orgogliosa di presentarvi questi buonissimi cornettini speziati che ho preparato a partire da un avanzo di pasta. Naturalmente si possono fare anche a partire da un rotolo di sfoglia appena aperto, ma il gusto sarà senz'altro minore! ;)
Sono buonissimi da servire sia caldi che freddi, sono senza glutine, senza latticini e senza uova, anche se contengono lo zucchero (di canna) e quello usato per la marmellata.
Possono essere un ottimo sfizio da gustare a Natale, specie se si utilizza della marmellata di arance.
Rieccomi a voi dopo molti giorni di influenza e virus vari che mi hanno tenuto lontana dal pc, ma soprattutto dai fornelli! Sorvolando su fatto che mi sono persa tutti i dolci di carnevale (nonché la possibilità di divertirmi a rifarli "senza"), vi propongo questo ottimo dessert dedicato a chi, come me, è convalescente, o semplicemente a chi ama le mele e vuole tenersi leggero.
Il piatto non contiene glutine, uova, latticini, ma solo un po' di zucchero e vi assicuro che vi stupirà! :)
Il titolo della ricetta richiama una serie di cartoni animati (chi ha figli under 5 lo sa) e rende bene l'idea: un dessert (o una merenda) molto gradita ai più piccini, ma decisamente golosa anche per gli "over"! Il "pigiama" delle banane consiste in zucchero grezzo e cannella, da far sfrigolare in un piccolo cubetto di margarina. Non è esattamente dietetica, ma ogni tanto uno strappo alla regola (e un po' di solletico alle papille gustative) non guasta, soprattutto considerando che è fatta con pochi ingredienti e a base di frutta. Vegan e vegetariani sono i benvenuti: tuffatevi nel gusto del nostro fine pasto! Piccola nota: le banane in pigiama vanno servite calde, anzi, caldissime. E per gli "esagerati", sappiate che una spolverata di granella di nocciole complimenterà ancor di più la golosaggine!
Visto che della primavera non v'è traccia (fuguriamoci dell'estate!) oggi vi proponiamo un dolce adattissimo al clima ancora invernale. Si tratta di gustosissimi "fagottini" ripieni di frutta secca, dolce tipico dell'Asturia da preparare prevalentemente nel periodo di carnevale, ma non solo. Simili ai nostri cornetti, questi dolcetti hanno un aroma tutto particolare, sicuramente da provare.
Laura
28. Dicembre, 2014 | #
Che bello, finalmente qualcuno che va oltre l'ottusità di certe affermazioni pseudoscientifiche sostenute da medici che non esito a...
Chiara
20. Novembre, 2014 | #
Grazie Cristina!!! Siamo contente che ti siano piaciute! Se cerchi altre ricette, puoi usare il nostro "motore di ricerca ad esclusione"...
Cristina
19. Novembre, 2014 | #
Grazie per l'idea, ho dovuto modificare la ricetta perche' date le allergie del mio bimbo la mia scelta di ingredienti e' limitata. Al...